sabato 30 novembre 2019

Cura su Salix alba

In questi giorni siamo stati chiamati ad intervenire su un Salix alba in una proprietà privata.
Questo Salice di grandi dimensioni si trova in un cortile, fino a qualche mese fa adiacente ad un grande esemplare  Ulmus minor che è seccato causa la Graffiosi dell'Olmo (Ophiostoma Ulmi) e che ha lasciato "un buco" non solo all'interno del giardino ma anche sulla chioma del Salice che si trovava ad essere "scoperto" proprio per via della vicinanza dell'Olmo. Inoltre questo salice è adiacente ad un cavo di media tensione e ha avuto nel tempo interventi di taglio del tutto scriteriati su branche di media e grande dimensione probabilmente con l'intento di limitare la crescita delle branche verso il cavo o di ridurre eventuali rotture delle stesse.


domenica 17 novembre 2019

Quando un Pino cade

Ero pronto a partire con il primo "vero" post di questo blog, ma visto l'evento meteo che ha colpito le mie zone (per non dire l'Italia intera) non posso non soffermarmi sul crollo di uno dei Pini secolari di Errano (tutelati dalla regione E.R.) che è avvenuto proprio questa notte. E prima di generare mostri e qualunquismi più o meno diffusi è bene fare chiarezza. 
Ma prima di tutto una premessa...
I Pini (Pinus pinea) secolari di Errano sono un grande complesso di alberi che si trova poco fuori l'abitato di Faenza in direzione Brisighella-Marradi. E' un insieme tutelato dalla regione Emilia Romagna e ha un enorme valore paesaggistico sia a livello compositivo che a livello di dimensioni/età acquisita. Sono alberi maturi (stadio morfofisiologico 7-8) che hanno subito dal dopoguerra diverse vicissitudini soprattutto a livello pedologico.


I Pini di Errano fino al 2017

domenica 10 novembre 2019

Buona la prima


Nasco a Faenza nell'agosto del 1978 (l'anno dei 3 papi e del sequestro Moro) da papà Pietro e mamma Edda. Ho una sorellona che si chiama Daniela con la quale condivido tantissime cose e a cui voglio un gran bene. Vivo da allora in una frazione di Brisighella, immerso tra ulivi, calanchi e gessi. Oggi sono un padre di famiglia e precisamente padre di Petra, il frutto dell'amore che è nato tra me e mia moglie Paola. 

Da piccino mio padre mi portava sempre in mezzo ai boschi ed è da allora che ho cominciato a sviluppare un amore sviscerale verso la natura, ed in particolar modo verso gli alberi.

 

Quando intrapresi agraria come scuola superiore la mia idea era quella di diventare una brava guardia forestale, proprio per proteggere quei boschi che mio padre mi faceva tastare ogni fine settimana. Ma un giorno di febbraio del lontano '95, tornando da scuola, vidi passare davanti a casa mia una piattaforma di lavoro e poco dopo, non lontano da casa, vidi che stavano potando un albero.